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Perché, per il suo libro di esordio, ha scelto un romanzo erotico?

Mi stava a cuore un diritto: il sesso ludico, il sesso gioco è ancora un tabù femminile. Se ti porti a casa un uomo per voglia sei una poco di buono, fai un gioco duro che è ancora inaccetabile. Hai passato la soglia: il diritto a godere e basta è ancora solo maschile. Molte donne hanno i profilattici in borsa ma se un uomo davvero le interessa non li tirano fuori: non ci sarebbe un secondo appuntamento. Questo non significa che una donna debba imparare a buttarsi via. Significa che ha il diritto di scegliere come accostarsi al sesso, senza senso di colpa. Senza paura di giudizio. Per raccontare questo tema ho scelto una donna forte, che ama la verità, che ama se stessa. Una donna in cammino, in apprendimento, in evoluzione. Che cerca il sesso, che cerca l’amore, senza paura di giudizio.

La sua professione ha influito sulla sua scrittura?

Io sono una privilegiata, faccio il lavoro che desideravo: la ginecologa. Ho verso le donne una vicinanza solidale e ho scelto come medico di occuparmi solo di loro. Certo che la mia professione ha influito: ascolto ogni giorno donne parlare del loro corpo e della loro sessualità. Mi piace ascoltarle mentre cercano parole adatte a descrivere il dolore o il piacere, mentre toccano gli argomenti con delicatezza o con forza. Hanno una misura che non è mai tecnica, ma è precisa senza essere esplicita. Compiono giri con le parole, usano un linguaggio proprio, talvolta dei nomi di pura invenzione, per indicare la zona genitale. E io le aiuto nella stessa misura che mi consentono, con lo stesso registro che permette l’accesso alla loro storia intima. Visitare una suora, una prostituta, una bambina o una donna incinta presuppone un cambiamento nel lessico e una diversa predisposizione all’ascolto. Nella mia scrittura ho cercato di fare lo stesso. Ho evocato, ho usato metafore e, anche nel dettaglio, ho cercato di non essere esplicita.

Per la protagonista della sua storia il matrimonio è, come si suol dire, la “tomba dell’amore”: è stato un semplice spunto per dare inizio all’azione oppure è una situazione che lei ha voluto porre in risalto?

È uno spunto. Io ho grande fiducia nella coppia e nella famiglia: i miei tre figli sono una grande radice. Ma nel libro il matrimonio è un’etichetta su una scatola vuota. È svuotato dalle corna, dal sesso senz’anima, dall’idea di famiglia formale. La protagonista sceglie di essere autentica e abbandona la fede nuziale, ormai priva di potere e di bellezza. E lascia il sesso spiccio che suo marito le riserva di ritorno dalle scappatelle: un sesso coniugale rispettoso e devoto, incapace di nutrire e di rinnovare l’amore. Quando lei chiede una spiegazione lui la inchioda: ” Con te è diverso perchè io ti amo”. Una frase da boia che annichilisce l’amore, una frase menzogna che rinnega il potere dell’Amore e del Sesso insieme. È a questo punto che lei scappa e volta le spalle a questa bugia.

Sesso e amore: più complici o antagonisti?

Il sesso è complice dell’amore, è il suo preludio. È una tattica di avvicinamento al mistero. Insieme sono materia sublime, uno stato di grazia per il corpo e lo spirito. Ma anche separati hanno un loro grande valore. Il libro vuole proprio mattere a fuoco questo: uniti o separati hanno valore. Sempre. Anche per una donna. Il sesso è una luce, una guida sulla strada. E le strade vanno tentate. Se portano all’amore è perfetto, se conducono altrove il viaggio avrà comunque significato. Nell’incontro dei due protagonisti c’è solo sesso, sesso e basta. Eppure la loro storia è destinata alla metamorfosi. È destinata a bruciare il limite del sesso per accedere a una soglia diversa: quella dell’Amore, l’unica vera trasgressione.

Secondo lei, leggere questo tipo di narrativa può avere una funzione liberatoria, catartica, per esplorare il proprio mondo interiore e le proprie fantasie?

Ne sono convinta. Un libro erotico accende e trasforma, è una pagina calda che arriva alla pelle. Mi piace la lettura che arriva al ventre, che prende il corpo e lo porta con sè. La mente affonda nel libro ma ne trae un piacere intellettuale, talvolta spirituale. Ma arrivare al corpo è più intimo, è una laccio che solo alcune pagine sanno creare. Ogni lettore ha incontrato pagine di questo tipo: alcune trasudano rabbia, alcune paura e tensione, altre portano alla commozione. La pagina erotica strizza il ventre e riesce a cambiare l’odore del corpo, la salivazione della bocca. E muove un pensiero laterale forte, un desiderio addirittura. È una reale metamorfosi.


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Presentazione del libro alla libreria Mondadori di Milano con Alessandra Casella