FUMARE IN GRAVIDANZA È DAVVERO PERICOLOSO. LA NICOTINA INFATTI PASSA IL FILTRO PLACENTARE E ARRIVA AL FETO.
Non solo: la placenta invecchia precocemente e diventa un cattivo filtro di ossigeno per il bimbo. Fumare significa ridurre gli scambi materno-fetali e invalidare la crescita del bambino, con il rischio di parti prematuri o nascite gravemente sottopeso.

Ma c’è di più: la sigaretta diminuisce infatti le chance di riuscita per chi è ancora alla ricerca di un figlio. Come scrivo anche nel libro Il segreto della fertilità, le fumatrici hanno tassi di sterilità più alti, impiegano più tempo a rimanere incinta – e quando ci riescono vanno incontro con più facilità ad aborti spontanei, se ricorrono alla PMA in media hanno bisogno del doppio dei cicli. Si calcola che l’effetto di tabacco e nicotina sia paragonabile per la riserva ovarica a un aumento di dieci anni di età.

Se si sta dunque pensando a una gravidanza, meglio mettercela tutta e sfruttare il momento per perdere il vizio.

Le cura naturali per dire basta alla sigaretta

Il rimedio principe è l’avena, che con le sue doti calmanti e anti ansia è davvero un toccasana per vincere vizi compulsivi e dipendenze, a partire da fumo e alcool. Si utilizza in tintura madre, nella dose di 50 gocce al giorno da assumere prima dei pasti e si può utilizzare tranquillamente in gravidanza.

La medicina omeopatica si basa poi sul principio dei simili (“ciò che fa ammalare guarisce”), dunque “tabacum”, il tabacco in granuli – ma assolutamente innocuo in infinitesime diluizioni – da sciogliere sotto la lingua più volte al giorno.

Infine, tra i metodi raccomandati anche col pancione, non va dimenticata l’agopuntura che, attraverso la stimolazione di punti precisi dell’orecchio, riduce la voglia di nicotina.

Insieme è meglio

L’ingrediente più importante comunque resta la responsabilizzazione della coppia, ossia dei futuri mamma e papà. Se anche il partner fuma, l’ideale è smettere insieme. Non solo perché l’unione fa la forza (di volontà), ma anche perché il fumo passivo nuoce comunque alla donna e al piccolo.

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